Corso 4-7 marzo 2026
L’Istituto di Catechetica dell’Università Pontificia Salesiana ha avviato da qualche anno un percorso di ricerca e formazione sull’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), volto ad approfondire il rapporto tra religione e cultura.
In questo contesto si colloca il Corso nazionale di formazione per insegnanti di religione cattolica, che si svolgerà a Roma dal 4 al 7 marzo 2026 sul tema Il sapere religioso in relazione con le altre discipline scolastiche: intrecci culturali.
Punto di partenza teorico è il «valore della cultura religiosa», che richiede all’IRC un’impostazione palesemente “culturale” e scolastica. Dopo precedenti iniziative che hanno cercato di discutere la portata epistemologica della questione, il Corso attuale intende affrontare la relazione esistente tra il sapere religioso e gli altri saperi scolastici, nella convinzione che l’IRC non sia isolato ma possa e debba dialogare con il resto del curricolo scolastico e degli ambiti culturali in vista di un reciproco arricchimento e completamento.
In questa prospettiva il Corso si articola in sei sessioni di lavoro (per un totale di 25 ore di attività d’aula), ciascuna divisa in due parti distinte: la prima destinata a discutere il rapporto teorico tra la religione in generale e i diversi territori culturali, con l’aiuto di due specialisti del settore, uno esterno e uno interno all’Università Salesiana; la seconda consistente in laboratori didattici, distinti per ordine e grado di scuola, in cui i partecipanti sono invitati ad applicare nella loro prassi scolastica gli spunti offerti dalle relazioni della prima parte.
Dopo la prima sessione, dedicata a impostare la relazione generale tra religione e cultura, seguono le sessioni sulle relazioni tra la religione e alcune aree disciplinari: scienze, storia, letteratura, arte, filosofia. Ciascun relatore delineerà l’epistemologia del proprio ambito culturale e individuerà possibili punti di contatto con l’ambito religioso, proponendo possibilmente delle esemplificazioni. Anche se a prima vista la proposta sembra destinata soprattutto agli insegnanti di scuola secondaria, i primi livelli di scolarità (infanzia e primaria) sono ugualmente coinvolti in un progetto che intende esplorare la ricchezza dell’oggetto religioso prima di tradurlo in azioni didattiche particolari, come è previsto nei laboratori.